Un potente antistress: Ridere.

Quante volte ridi al giorno? La risata è un ottimo indicatore di benessere, chi non ride più è insoddisfatto, ha paura, ansia, tristezza, è arrabbiato, in lui prevalgono pensieri negativi, sospetto o colpa… La cosa migliore che tu possa fare è cominciare subito la terapia con una potente benzodiazepina, un magnifico antinfiammatorio e uno spettacolare antidepressivo, tutto in un unico farmaco senza effetti collaterali: la Risata!

Ti sarà capitato di essere di pessimo umore e che qualcuno ti faccia ridere? Avrai sicuramente notato un immediato e piacevole beneficio, come se il peso che porti si alleggerisse, il cuore si espandesse e il respiro fluisse profondo dal diaframma smontando completamente il tuo stato di malessere. Ridere infatti, è un balsamo rigenerante, lo è sempre, sia che tu stia male che tu stia bene.

Una gran parte del malessere attuale del mondo occidentale è dovuto alla paura che si declina in moltissime forme e manie: la paura delle malattie, di essere lasciati, di essere in difficoltà economiche, di essere rifiutati, la paura di morire o di vivere, di essere brutti, di perdere la connessione del cellulare…

La maggior parte di queste paure non sono reali sono immaginate: se non siamo veramente malati, nè brutti, nè moriamo di fame, nè siamo rifiutati, è semplicemente come se il cervello si fasciasse da sè la testa prima ancora di rompersela. Se nel film del vostro pensiero scorrono scenari negativi, drammatici o addirittura catastrofici state pur certi che la paura ha preso possesso della vostra mente e non la lascerà andare facilmente se non ponete fine al film apocalittico del vostro pensiero.

La paura chiude, l’amore e l’allegria aprono le porte al mondo, a visioni di speranza e di pazienza. Le nostre paure possono essere ridimensionate affrontandone le cause e ridere è uno dei modi per cominciare, allentando la tensione e liberando il cuore dalla morsa della paura e del dolore.

La serenità e il sorriso di un volto che ci guarda ci predispone a lasciar andare la paura, il sospetto, ad ascoltare, ad essere disponibili. Se vi lamentate che le persone non sono disponibili con voi, provate a ridere di più, sorridete quando entrate in un negozio, quando qualcuno vi rivolge la parola o lo sguardo, camminate con un sorriso che scappa delle labbra e noterete immediatamente gli effetti positivi: maggior attenzione da parte degli altri, maggior interesse, maggiore disponibilità. Il sorriso rende qualsiasi incontro più gradevole e migliora di gran lunga la vita sociale. Inoltre se sorridete sia con la bocca che con gli occhi, vi aprite ad un sorriso, il vostro stesso cervello registra un benessere e attiva un meccanismo chimico che vi darà un piacevole benessere interno.

Le persone che mostrano un volto serio spesso mascherano paura, nervosismo, imbarazzo, insicurezza, rabbia, non facciamoci prendere dal panico per la loro apparente durezza: sorridiamo o, ancora meglio, facciamoli ridere, staremo meglio noi e loro si scioglieranno.  Con la risata tutto il corpo si risveglia, è incredibile che una cosa così semplice abbia un effetto così straordinario su tutti gli organi del corpo! Ridere produce nel cervello delle sostanze molto efficaci come le endorfine, encefaline, la serotonina, la dopamina
che hanno come effetto una diminuzione del dolore e della tensione fisica, permettendo il raggiungimento di uno stato di rilassamento e serenità. Le encefaline esaltano anche il sistema immunitario, stimolando una maggiore produzione di anticorpi ottenendo un netto incremento di molti parametri neuroimmunologici (i ricercatori hanno misurato tutto ciò dopo l’esposizione a situazioni umoristiche al Center of Public Health di Loma Linda, in California). La risata amplifica la produzione di serotonina, riducendo la secrezione di ormoni da stress come il cortisolo, e l’adrenalina, quest’ultima è devastante per il cuore, e può provocare una condizione detta cardiomiopatia da stress, simile ad un attacco di cuore (studi del dr. I.Wittstein della John Hopkins University). La risata stimola la produzione di betaendorfine (analgesici prodotti dall’organismo), protegge dallo stress e dalle sue conseguenze, svolgendo una vera e propria funzione di antidoto. Riduce la depressione, l’insonnia, lo stress.

 

Perchè allora si ride così poco?  Credo che oggigiorno manchi una cultura della gioia: la filosofia è proiettata verso la virtù, le religioni verso il bene, l’educazione solo verso l’intelligenza, che spesso, troppo spesso è seria e persino triste, la scienza è rivolta a capire i problemi, la tecnica a risolverli, i mezzi di comunicazione a raccontare i disastri… Non possiamo certo stupirci se il nostro vivere quotidiano è così poco allegro! Anche noi seguiamo il flusso, i nostri pensieri sono rivolti ai problemi piuttosto che alle cose belle e divertenti vissute, viste, gustate oggi. Sembra che si debba star male per aver qualcosa da dire, o ci si debba sempre lamentare per essere ascoltati, una cosa veramente incredibile se ci pensiamo bene! Il mondo predilige la seriosità alla gioia, i problemi alla vita, i drammi e le malattie alla salute e al benessere.

Ridere è un vero e proprio bisogno fisiologico che non solo crea benessere, ma che apre le porte al successo nelle relazioni interpersonali. Pensate a una persona che fa bene le cose che deve fare, le fa con passione e si relaziona con humor, chi non la vorrebbe accanto? Preoccuparsi per i problemi e per le difficoltà non serve certo a risolverli ma anzi si rischia la paralisi e il continuo rimuginare del pensiero che creano solo ansia. Farsi una sana risata è sbloccare un potenziale creativo dentro di noi, è ottenere più rapidamente un punto di vista inusuale, è alleggerire il carico emotivo ed essere più lucidi e creativi. Se riusciremo a coltivare la risata e lo humor nella nostra vita assisteremo ad una piccola rivoluzione sia nel nostro mondo interiore sia nei rapporti con le persone che frequentiamo. Non basta tuttavia aspettare che siano sempre gli altri a farci ridere, possiamo e dobbiamo cominciare noi a ridere, anche da soli, di fronte ad un film, ad una cosa buffa che ci capita, ad una capriola del nostro cane, a uno dei tanti nostri difetti. Come dice Jung “ Dovete prendervi in giro da soli e da questo dovete riuscire ad elevarvi”. In effetti le persone che riescono a ridere in situazioni molto serie o difficili sono in realtà le più spiritualmente elevate perché sono in grado di superare dentro loro stesse il dramma, andare oltre il buio e vedere la gioia di ogni piccola cosa e allo stesso tempo sono in grado di contagiare con la risata gli altri e far loro del bene. Pertanto, contrariamente a quanto si è soliti pensare, nel momento in cui riesco a ridere di qualcosa nè sono in realtà superiore. Si dice che il Dalai Lama non perdesse mai occasione di bombardare le sue guardie del corpo e i suoi compagni di viaggio di palle di neve per farli ridere anche quando stavano affrontando la lunga fuga in esilio dopo l’occupazione di Lhasa: allentava l’intollerabile sofferenza e ristabiliva il contatto con la vita e con la gioia. Quello del Dalai Lama, lo trovo un atto di incredibile saggezza, profondamente commovente che ci insegna semplicemente che la felicità deriva da uno spirito eccezionale sano e sereno la cui luce non si spegne mai neppure in condizioni di estremo dolore.

La risata non ha dogmi, non è per sua natura autoritaria, anzi riduce ogni tensione ai minimi termini, non è dannosa ma anzi è capace di mettere in moto nuove energie e in questo senso è simbolo di rinnovamento, di fecondità ed è capace di creare un istante meraviglioso e un futuro migliore.

 

Bibliografia

G. Ferrario “Ridere di cuore. Il potere terapeutico della risata” 2006 Tecniche nuove ed.

P.Parietti, E. Faretta “Ridere fa bene alla salute” 2012 ed. Riza Scienze

C.G.Jung “Il Libro Rosso, Bollati Boringhieri 2011

Dalai Lama “Immagini di una vita. Un’autobiografia illustrata” 2008 Rizzoli

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