La malattia di Alzheimer è la più frequente forma di degenerazione mentale progressiva. Si sviluppa in genere dopo i 40-50 anni nelle forme più gravi oppure anche in età avanzata in forme in genere meno aggressive e veloci. La gestione e la cura della malattia di Alzheimer è molto impegnativa soprattutto dal punto di vista dell’assistenza poiché il malato perde gradualmente la memoria, l’auto-controllo dei comportamenti, il linguaggio, la comprensione e si ritira sempre più in sé stesso. Egli diventa anche molto più sensibile e istintivo e occorre conoscere bene le modalità con cui relazionarsi con il malato di Alzheimer al fine di prevenire reazioni di aggressività, stress e peggiorare il decorso della malattia attraverso lo stress che trasmettiamo al malato.
COUNSELLING AL CARE GIVER: è importante che i familiari che seguono o si rapportano al malato di Alzheimer abbiano ben chiaro cosa evitare di dire e di fare e come comunicare con il malato, sia in modo verbale sia in modo non verbale. Alcune tecniche di comunicazione affettiva e di decodifica del linguaggio emotivo devono essere apprese il prima possibile dai familiari perché esse aiutano a stare meglio in famiglia e ad accumulare meno stress sia al malato che a chi lo segue.