Il vero amore è Upeksha, equanimità (anima uguale). Upeksha è il concetto più bello da vivere nella vita di coppia, e allo stesso tempo, il più difficile, significa: “Io sono te e tu sei me, siamo uno.”
Non vi è più alcuna differenza tra me e te, introduce una sorta di elemento di abolizione del sé, in questo modo la felicità smette di essere una questione personale cosi pure la sofferenza, se stai male tu, sto male anch’io, se sei felice tu anch’io sono felice.
Questa cosa implica che se ci amiamo, alla minima vibrazione negativa dell’altro, anche noi la sentiamo e non possiamo non occuparcene come se fosse la nostra, perché nel momento in cui la trattiamo e la risolviamo stiamo meglio anche noi, anche se non ci riguardava affatto. Questa processo è bellissimo perché è un continuo, intimo fluire di emozioni e di soluzioni, ciò che non siamo capaci di sciogliere da soli, lo facciamo più facilmente insieme: è meraviglioso, non trovate? Purtroppo in terapia molte persone mi dicono “Non dirò questa cosa al mio compagno perché altrimenti soffre troppo.” Ecco appunto! Ciò è terribile, perché lui già soffre per questo, senza sapere perché, siete in connessione e lo sente a livello inconscio, ma purtroppo non gli date alcuna possibilità di alleviare tale sofferenza, perché ne è ignaro. Ciò crea dolore e distanza senza conoscenza, a lungo andare i “non detti” creano vaste voragini nel rapporto di coppia che alla fine possono essere anche insanabili. L’equanimità avvalla la mia idea che è quella di dirsi sempre la verità in coppia. Se siamo in grado di essere autentici l’uno con l’altro, potremmo semplificarci di gran lunga la vita, se non ho nulla da nascondere all’altro, vivo molto più serenamente, e potremmo diventare sempre più forti insieme, so che non è facile, soprattutto ammettere le proprie umane fragilità e le nostre ombre, ma dalla mia esperienza, trovo che le coppie che funzionano cosi sono molto più leggere nel cuore, felici e forti.